Intrapreneurship: il nuovo modo di fare impresa
Intrapreneurship è un termine inglese coniato per definire un nuovo modo di approcciare il mondo dell'imprenditoria da parte di chi vuole emanciparsi professionalmente ma ha ancora timore di mettersi in proprio. Si tratta quindi di un modo di agire in bilico tra una spiccata iniziativa personale e il lavoro dipendente.
L'intrapreneur è infatti chi svolge attività imprenditoriali all'interno di un'azienda (della quale è dipendente), assumendosi il rischio dello sviluppo innovativo delle strutture aziendali esistenti. Di qui il gioco di parole tra Entrepreneur (imprenditore) e Intra-corporate (interno all'azienda), coniato nel 1978 da Elizabeth e Gifford Pinchot in una dissertazione sul tema "Intra-corporate entrepreneur".
L'American Heritage Dictionary ha inaugurato nel 1992 l'uso popolare del termine "intrapreneur", definendolo come "una persona interna a una società che si assume la diretta responsabilità della trasposizione di un'idea imprenditoriale in un prodotto finito e commercializzabile, tramite un approccio volto all'innovazione e un'esplicita accettazione del rischio".
Nel suo libro L'ingegno batte il capitale ("Kopf schlägt Kapital", presto disponibile in traduzione italiana) l'imprenditore e docente universitario tedesco Günter Faltin parla in questi termini dell'intrapreneurship:
"Questo modo di procedere si adatta agli imprenditori che non vogliono farsi carico delle formalità legate alla costituzione di una propria impresa. [...] Si tratta di un'alternativa niente male in un periodo in cui i posti di lavoro desiderabili – appaganti, ben pagati e sicuri – stanno diventando l'eccezione".
Oltre a ciò, l'adozione dell'intrapreneurship da parte delle imprese parte dal riconoscimento che il talento non pienamente utilizzato dei propri dipendenti costituisca un spreco di opportunità per l'organizzazione stessa.
Per favorire lo sviluppo dell'intra-imprenditorialità le organizzazioni garantiscono particolari condizioni lavorative che incentivano la creatività e il libero pensiero: soprattutto l'assenza di orari di lavoro fissi, e la libertà di avvalersi degli strumenti di lavoro considerati i più opportuni al raggiungimento dell'obiettivo.
Molto spesso gli intra-imprenditori non hanno nemmeno una postazione fissa nell'organizzazione nella quale lavorano e non possiedono un ufficio proprio. I più lavorano con un semplice laptop, e non essendo vincolati a recarsi in sede svolgono la loro attività in remoto, da posizioni dislocate.
Nella dissertazione di Pinchot, dal titolo Intra-Corporate Entrepreneurship, consultabile in lingua inglese dal sito Intrapreneur.com si legge:
"Oggi le grandi società sono penalizzate dalla loro grandezza. Sono così grandi che i manager che prendono le decisioni sono spesso isolati da una conoscenza personale dei problemi che devono essere risolti. La risposta tradizionale a questo stato di cose si chiama “decentralizzazione”. Sfortunatamente, la decentralizzazione da sola non basta. [...]
Se vogliamo davvero risolvere i problemi nelle nostre aziende decentralizzate dobbiamo introdurre un sistema che affidi i processi decisionali agli individui che ottengono i risultati di maggior successo [...]. Questi ultimi infatti accetteranno di farsi carico di rischi moderati e avranno più a cuore il raggiungimento dei risultati che non l’acquisizione di una certa influenza. Queste sono tra le caratteristiche degli imprenditori di successo.
Le aziende non hanno più bisogno di dipartimenti semi-indipendenti gestiti da capi “schiavisti” e ruffiani, ma di qualcosa di simile a un libero mercato dell’imprenditoria all’interno delle imprese.
Un simile nuovo modo di fare business sarebbe un’invenzione sociale di importanza considerevole, sia per gli individui nell’impresa che per la produttività e ricettività dell’impresa stessa.
L’effetto determinato dalla liberazione degli individui da un controllo eccessivo e dal permettere loro di lavorare secondo la loro propria iniziativa può essere considerato dal punto di vista di uno studio sulla storia del “business”. In Europa, ad esempio, la crescita delle città in cui i mercanti avevano una certa indipendenza dai signori feudali ha portato alla nascita di un clima di sperimentazione e poi al Rinascimento. Il risultato di questa invenzione sociale (o forse sarebbe meglio dire “riscoperta”) è stato un aumento nel benessere, nella conoscenza e un rigoglioso sviluppo di tutti gli ambiti dell’azione umana."
I servizi di segretariato a distanza di Segretaria24 si sono ispirati ai principi dell'intra-imprenditorialità: il fondatore Holger Johnson, a sua volta un intra-imprenditore, ha concepito un prodotto capace di liberare molti imprenditori e liberi professionisti da un modo di lavorare ormai obsoleto e limitante, per restituire loro una maggiore possibilità di concentrazione e la libertà di gestire il proprio flusso di lavoro secondo i propri ritmi e da qualsiasi postazione.
Vuoi saperne di più? Leggi la storia di Segretaria24.
dal vivo gratis!